Cooperazione favorevole dell'Ungheria con gli USA
Giornale unghereseEstratto: articolo di Konrad Wysocki sulla Gazeta PolskaKonrad Wysocki, Gazeta Polska Codziennie
Cooperazione favorevole dell'Ungheria con gli USA
Negli ultimi anni della presidenza di Donald Trump la cooperazione tra Washington e Budapest si è intensificata in molti settori strategici. Seguendo l’esempio di altri paesi della regione, gli ungheresi hanno deciso di acquistare armi americane, compresi i sistemi missilistici di difesa aerea. Anche le reciproche relazioni politiche tra i due paesi si sono sviluppate in modo molto più favorevole di prima.
Il governo di Budapest ha più volte spiegato che Donald Trump, in qualità di presidente degli Stati Uniti d’America, è diventato un grande amico della nazione ungherese. Non c’è quindi nulla di strano nel fatto che Viktor Orbán abbia ufficialmente assicurato a Trump il suo sostegno prima delle elezioni presidenziali americane di novembre. "Conosciamo bene la politica estera dei governi democratici americani basata sull'imperialismo morale. Non ci è piaciuto, non chiediamo che si ripeta", ha dichiarato il primo ministro ungherese, esprimendo chiaramente chi gli piacerebbe vedere alla Casa Bianca nei prossimi anni.
Con ogni probabilità sarà la Corte Suprema locale a decidere chi ha vinto la corsa presidenziale negli Stati Uniti, ma possiamo già dire che è stato Trump a portare le relazioni diplomatiche con Budapest a un livello più alto che mai. Lo dimostrano non solo parole e gesti politici (ad esempio la prima visita di un politico ungherese alla Casa Bianca dopo dieci anni - Donald Trump ha ospitato Viktor Orbán lo scorso maggio), ma anche decisioni concrete che riguardano il settore economico, commerciale e della difesa. Il primo ministro ungherese ha dichiarato in un'intervista che negli ultimi anni, cioè durante il mandato di Donald Trump, il commercio reciproco è aumentato di circa il 20%. Viktor Orbán ha ricordato che in Ungheria operano più di 1,5mila aziende americane, la maggior parte delle quali all'avanguardia a livello mondiale. I rapporti amichevoli sono stati dimostrati anche dal discorso di addio dell'ambasciatore americano in partenza a Budapest, David Cornstein. Alla fine di ottobre, il presidente János Áder ha conferito al diplomatico americano la Croce Centrale con stella dell'Ordine al Merito ungherese. Durante la cerimonia, il primo ministro Viktor Orbán ha dichiarato che con l'elezione di Trump e l'inizio del servizio diplomatico di Cornstein, le relazioni tra i due paesi si sono intensificate.
Budapest ha rafforzato la cooperazione con gli Stati Uniti anche dal punto di vista militare. Nell’agosto di quest’anno, entrambi i paesi hanno informato che era stato raggiunto un accordo secondo cui l’Ungheria avrebbe acquistato il sistema missilistico di difesa aerea norvegese-americano NASAMS 2. Il contratto è stato firmato il 30 novembre e il suo valore è stimato in 410 milioni di euro. Entro il 2023, l’Ungheria disporrà di moderne tecnologie militari, che sostituiranno le precedenti soluzioni sovietiche utilizzate dall’esercito ungherese nel campo della difesa aerea. Nell’ambito dell’accordo di difesa, l’Ungheria prevede anche l’acquisizione di missili AIM-120 AMRAAM. Gli americani hanno autorizzato la vendita di 240 missili, 60 dei quali saranno dotati di un motore più grande e di un sistema di controllo migliorato. Il nuovo equipaggiamento militare, insieme ai componenti logistici e alle stazioni radar, sarà inviato al 12° reggimento missilistico di difesa aerea MH a Győr. Il governo di Budapest ha sottolineato che questo è attualmente il miglior sistema di difesa aerea prodotto al mondo, grazie al quale la sicurezza del paese sarà notevolmente migliorata. Inoltre, secondo i piani, entro il 2023, l’Ungheria vuole raggiungere il budget minimo per la difesa pari ad almeno il 2% del prodotto interno lordo (PIL) proposto dalla NATO e dagli Stati Uniti d’America.
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